Sono passati poco meno di sei mesi dall’8 Marzo scorso, quando centinaia di donne e uomini hanno riempito le strade di Alessandria per gridare – insieme a migliaia di altr@ nel mondo – che non possiamo più accettare le violenze, fisiche e non, che ogni giorno subiamo. Da quel giorno Non Una di Meno ha continuato a lavorare per informare, ragionare e agire intorno al tema delle violenze di genere. Dalla raccolta firme lanciata a sostegno del centro antiviolenza Me.Dea (10.361!) ai volantinaggi, dalle iniziative di autofinanziamento alle riunioni, non ci siamo mai fermate. Perché non possiamo fermarci. Perché la violenza che subiamo e vediamo ogni giorno non si fermerà da sola e solo noi, insieme, possiamo invertire la rotta.
Viviamo in un mondo in cui ogni giorno centinaia di donne perdono la vita per mano di compagni, mariti, padri, datori di lavoro o, più in generale, uomini. Un mondo in cui lo sfruttamento sul lavoro ci colpisce con forza disumana, un mondo in cui i nostri corpi e le nostre scelte vengono dopo gli interessi della società, un mondo in cui i diritti conquistati dalle nostre madri negli anni Settanta vengono messi in discussione da una percentuale sempre più preoccupante di obiettori di coscienza (secondo gli ultimi dati del Ministero della salute più del 70% dei ginecologi italiani si dichiara obiettore).
Sappiamo che la strada da fare è ancora molta e che cambiare un mondo fondato su un modello di società patriarcale e intriso di valori machisti è un obiettivo arduo e difficile, ma sappiamo anche di non avere altra scelta.
Circa 1200 associazioni chiedono da anni che il 28 venga istituita dall’ONU come la giornata dell’aborto sicuro e legale e quest’anno, grazie al lavoro fatto fino ad ora dalle reti di Ni una Menos nel mondo, quella giornata sarà attraversata da centinaia di migliaia di donne nei cinque continenti. In Italia Non una di Meno ha deciso di fare suo quell’appuntamento costruendo iniziative pubbliche, dibattiti e momenti di piazza nelle diverse città per ribadire che l’aborto è un diritto e che nessuno può decidere sui nostri corpi e sulle nostre vite.
Anche ad Alessandria Non una di Meno attraverserà quella giornata insieme a tutte le donne (ma anche gli uomini!) che considerano il diritto all’aborto una conquista sociale e di genere che deve essere garantita non solo sulla carta, ma anche e soprattutto all’interno degli ospedali.
Costruiamo insieme la giornata del 28 Settembre!
Partecipa all’assemblea pubblica che si terrà sabato 16 Settembre alle 17.30 alla Taglieria del Pelo di Alessandria (Via Wagner)