Venerdì 9 Novembre è stata presentata in Consiglio Comunale una mozione vergognosa che mina il diritto delle donne a decidere sul proprio corpo e il rispetto della legge 194 sull’Interruzione volontaria di gravidanza. Una mozione che ricalca quella approvata solo poche settimane fa a Verona e che sta prendendo piede in diverse città italiane.
E come quelle presentate in altre città, anche la mozione Locci-Trifoglio basa la propria strategia su un’ambiguità forte e inaccettabile: il trucco consiste nel dire di voler applicare la 194 nella sua totalità sostenendo però delle associazioni che sono legate a movimenti che vogliono abrogare la 194. O di voler informare (cosa che già avviene nei consultori pubblici) sulle possibili alternative all’aborto.
Ciò che nella realtà succede è che le porte degli enti pubblici (e i portafogli delle/i cittadine/i) vengono aperte ai movimenti per la vita, che discriminano, giudicano e mirano a impedire alle donne l’esercizio della libera scelta sui propri corpi.
Da subito la questione ha preso le prime pagine dei giornali e tante/i cittadine/i hanno scelto di mobilitarsi partecipando ad una grande assemblea pubblica che si è svolta martedì sera alla Casa delle Donne. Da quell’assemblea è emersa una forte presa di posizione comune, chiedere l’immediato ritiro della mozione.
Mercoledì sera abbiamo ottenuto una prima grande vittoria. Il primo consiglio comunale che aveva tra gli ordini del giorno la mozione Locci-Trifoglio è stato rimandato grazie alla determinazione delle donne e degli uomini che dal loggione hanno impedito la discussione.
Ora serve davvero la partecipazione di tutte e tutti, è il momento di riportare la 194 nelle piazze e nelle strade, quelle stesse piazze da cui quarant’anni fa è nata. Per questo invitiamo tutte e tutti a partecipare alla fiaccolata che si terrà domenica sera alle 18 nel centro città per chiedere il ritiro immediato della mozione e difendere, insieme, il diritto di scelta delle donne.