Durante il consiglio comunale di mercoledì 13 marzo il capogruppo della Lega Evaldo Pavanello ha presentato un ordine del giorno in cui si chiede di “aderire ai valori espressi dal XIII Congresso Mondiale delle Famiglie”, che si terrà a Verona dal 29 al 31 marzo, e al sindaco di “esprimere a tutti i partecipanti la solidarietà della città di Alessandria”. Dopo una lunga e accesa discussione, che ha visto la Lega e la maggioranza spaccarsi, si è deciso di sospendere discussione e votazione e riportare l’ordine del giorno in una prossima seduta del consiglio.
Approfittiamo di questo dibattito per ricordare ancora una volta cosa sia il Congresso Mondiale delle Famiglie e quali i “valori” che esprime.
Definito “gruppo d’odio” dalle maggiori associazioni che lavorano per i diritti umani, il Congresso Mondiale delle Famiglie riunisce il movimento globale antiabortista e anti-LGBTQI. L’evento raccoglie, infatti, esponenti di partiti politici della destra estrema, religiosa e integralista, associazioni e movimenti che vogliono difendere la cosiddetta famiglia “naturale” e si battono contro il divorzio, la contraccezione, l’aborto, i diritti delle famiglie omogenitoriali e delle persone LGBTQI.
Tra gli organizzatori del Congresso Mondiale delle Famiglie ci sono i promotori dei Family Day come Pro Vita Onlus (il cui presidente ha affermato a Radio24 che «i gay hanno tendenze pedofile, rompono i coglioni e possono essere curati» https://bit.ly/2XZ0sSr), Comitato Difendiamo i Nostri Figli, Generazione Famiglia e Citizen Go, l’associazione che ha affisso in diverse zone d’Italia i manifesti con scritto “L’aborto è la prima causa di femminicidio nel mondo”.
Tra i relatori del congresso, accanto ad esponenti politici di Paesi in cui l’omosessualità è reato e l’aborto è illegale, ci saranno anche esponenti del governo come il Vicepremier e Ministro dell’Interno Matteo Salvini, il Ministro per la Famiglia Lorenzo Fontana (che ha concesso il patrocinio e il logo della Presidenza del Consiglio dei Ministri) e il Ministro dell’Istruzione Marco Bussetti. Nonostante le tardive e goffe prese di distanza del Movimento 5 Stelle, il governo sposa di fatto la linea politica di Salvini, Fontana e Pillon sui temi dei diritti, delle famiglie e dell’istruzione.
In quanto donne, soggettività LGBTQI, transfemministe, antifasciste, antirazziste, madri per scelta e membri di famiglie con composizioni differenti, chiediamo a gran voce che la nostra città non aderisca alla bieca propaganda oscurantista, misogina, eterosessista ed omotrasfobica espressa dal Congresso Mondiale delle Famiglie.
Non Una di Meno Verona, insieme a numerose associazioni e gruppi della società civile di tutta Italia, sta lavorando per rendere Verona, proprio in quei giorni, una Città Transfemminista attraverso un programma di eventi diffusi che approfondiranno i temi dei diritti delle donne, delle persone LGTBQI, della scuola e dell’educazione, un corteo previsto nel pomeriggio di sabato 30 marzo e infine, domenica 31, un’assemblea internazionale a cui parteciperanno, tra le altre, Marta Dillon (Ni Una Menos Argentina), attiviste dall’Irlanda, dalla Polonia, dalla Francia e dai Paesi Bassi.
Qui il link all’evvento facebook delle giornate di Verona
Anche da Alessandria ci muoveremo in pullman sabato 30 marzo per partecipare alla manifestazione transfemminista! Invitiamo tutte le cittadine e i cittadini che come noi credono nell’importanza imprescindibile dei diritti delle donne, delle persone LGBTQI, dell’inclusione, dell’autodeterminazione e della solidarietà ad unirsi.
Per prenotare il posto sul pullman da Alessandria per la giornata del 30 MARZO si può telefonare o inviare un sms/whatsapp al 351 5920855, scrivere alla nostra pagina Facebook, inviare un’email a nonunadimeno.alessandria@gmail.com.
Qui sotto il testo dell’Ordine del giorno presentato dal capogruppo della Lega Pavanello durante il consiglio comunale di mercoledì 13 marzo: