La grande carica che ci ha dato la giornata di sabato è stata momentaneamente intaccata da alcune dichiarazioni del Primo cittadino, che avrebbe visto nel nostro carro l’unica “stonatura” della giornata.
Vorremmo però chiedere una cosa al nobile sindaco Cuttica: “ma davvero secondo lei il trenino dei politici è stato volutamente accostato all’organo genitale femminile? Professore da lei non ce lo saremmo aspettato, un tale esperto di Storia dell’arte avrebbe dovuto saper cogliere l’aspetto simbolico del trittico che ha colorato il nostro carro: dalla vagina alla celebrazione dei 50 anni dei Moti di Stonewall fino ad arrivare al tanto contestato trenino dei politici”.
La grande vulva parlava da sé, con il suo messaggio “non è oscena, non è pericolosa”: in un momento storico in cui lo sport preferito da parte del governo – del partito a cui appartiene in primis – sembra essere attaccare i diritti delle donne, dolle soggettività LGBTQ*I+ e di tutte quelle persone che sabato hanno manifestato il proprio orgoglio in piazza, non potevamo che celebrare e mettere sotto gli occhi di tutti ciò che è erroneamente considerato osceno e pericoloso.
Il trenino voleva, invece, essere un promemoria, dal momento che la partecipazione di alcuni esponenti del governo al Congresso delle famiglie di Verona due mesi fa e la solidarietà espressa dal nostro sindaco e dal Consiglio Comunale a chi ha partecipato a quel congresso, rappresentano per noi episodi “indimenticabili” della storia politica locale e nazionale, prodezze che meritavano di essere celebrate ironicamente su legno.
“Signor Sindaco suvvia, sempre siano lodate la satira e l’ironia, almeno quelle ce le lasci. Andiamo, lo faccia in nome della libertà di espressione!”