Le amministrazioni comunali succedutesi in questi anni hanno saputo dimostrare solo la loro inerzia. Per questo abbiamo deciso di agire.
Le cittadine e i cittadini insieme possono imporre a una classe politica sorda di intervenire per rendere concreta una nuova idea di città. Per invertire la rotta non basta aggiungere una via alla ridicola ZTL del centro o indire una domenica pomeriggio di targhe alterne, occorre abbattere l’inquinamento atmosferico e rimettere al centro non le automobili ma le persone, a cominciare dai bambini. Perché una città in cui vivono bene i bambini è una città in cui vivono bene tutte e tutti.
La collocazione geografica nel cuore della pianura padana e la totale assenza di politiche di contrasto all’inquinamento sono i responsabili del grave inquinamento atmosferico della nostra città. Chi la vive lo sa bene: uscire di casa a piedi, in carrozzina, in bici, con un passeggino o con un cane al guinzaglio significa respirare boccate di smog, schivare auto che sfrecciano senza limitazioni e saltare tra le buche dei marciapiedi. I dati lo confermano: nel 2019 per ben 121 giorni sono stati superati i limiti di legge che prevedono sforamenti massimi di 35 giorni per il PM10 e 25 giorni per l’ozono. Dietro a questi numeri ci sono gravi conseguenze in termini di salute: ogni anno in Italia sono oltre 60.000 le persone che muoiono prematuramente a causa dell’inquinamento atmosferico.
Rallentare i ritmi, liberare i propri tempi e i propri corpi per riappropriarsi degli spazi comuni, uscire di casa per il gusto di uscire e non per correre da qualche parte, significa migliorare non solo la qualità della vita ma anche quella dell’aria.
Ripensare la dimensione urbana significa smettere di pensare alla casa e al centro commerciale come gli unici spazi extra-lavorativi possibili (quello della solitudine e quello del consumismo) per tornare invece a vivere le strade, le piazze, i parchi della città come spazi propri, liberi e collettivi.
Torniamo ad essere protagoniste e protagonisti, continuare a demandare a una politica vecchia e pavida significa condannare Alessandria e le nuove generazioni ad un futuro sempre più grigio.
Questa è la nostra proposta:
– Un’ampia ZTL con orario 8 – 20 (area azzurra)
– Un’area pedonale completamente libera dalle automobili (area rosa)
– Il divieto assoluto (da far rispettare!!!) per i mezzi a motore di poter entrare in Cittadella
– Un nuovo grande parco da 40 ettari agli Orti nella zona dell’aeroporto. Un parco in cui mettere a dimora in cinque anni 4000 alberi in grado di assorbire ogni anno 80 tonnellate di CO2
– La valorizzazione di Forte Acqui al Cristo con la messa a dimora in cinque anni di 800 alberi in grado di assorbire ogni anno 16 tonnellate di CO2
– Una fitta rete di piste ciclabili sicure che colleghino i quartieri periferici e Spinetta Marengo alla ztl e all’area pedonale
– Il potenziamento graduale del trasporto pubblico locale raddoppiando il servizio attualmente proposto che è del tutto insufficiente.
Con “Alessandria SI-CURA” intendiamo raccogliere migliaia di firme per dimostrare a chi governa la città quali siano i reali desideri degli alessandrini. E migliaia di firme sono solo il primo di molti passi che intendiamo fare. Tutte e tutti insieme possiamo rendere Alessandria una città migliore.
Fridays For Future Alessandria
Non una di Meno Alessandria – Casa delle Donne
Laboratorio Sociale