Questa notte qualcuno ha cancellato la grande scritta che era stata fatta sul muro della Casa delle Donne in occasione della giornata nazionale di mobilitazione di Non una di Meno del 26 giugno scorso. Un messaggio di lotta, di libertà e di rivalsa, che dovrebbe trovare il consenso generale, non la censura.
“Le strade sicure le fanno le donne che le attraversano” avevamo deciso di scrivere su quel muro nella convinzione che la sicurezza per tutte e tutti non passi per telecamere, incremento delle forze dell’ordine, apertura del centro alle auto e che le donne non siano una categoria indistinta che aleggia timorosa sulla città e che può essere utilizzata per cercare giustificazioni a provvedimenti senza senso (“Le persone di sesso femminile – aveva detto il vice sindaco Buzzi Langhi per giustificare la riapertura di Piazza Santa Maria di Castello al traffico automobilistico – non sono tranquille a tornare a casa”).
La stragrande maggioranza delle violenze sulle donne avviene in casa tra le mura domestiche. Se si vuole lavorare sulla sicurezza delle strade di notte si rendano quelle strade vive, si dia alle persone possibilità e motivo di uscire a piedi la sera e di riempire di vita ogni angolo buio.
Un amico della Casa (già, anche molti uomini sono nostri amici) ha incontrato l’operaio che ha coperto la scritta proprio mentre, a notte fonda, si apprestava a iniziare la sua opera e lo ha ripreso con il telefono.
Non pubblicheremo le foto che lo ritraggono al lavoro alle 3:15 perchè non ci interessa attirare su questa persona – che probabilmente è solo stata pagata per fare il lavoro – la gogna mediatica, ma abbiamo occhi e amiche/i dappertutto e se risuccederà una cosa del genere non faremo più finta di niente.
Non è la prima volta che i nostri messaggi vengono coperti e oscurati, con vili modalità mandatarie. Questa volta con un rullo bianco, altre volte con minacce e narrazioni distorte.
Quando abbiamo scelto di lottare contro patriarcato e violenza di genere abbiamo messo in conto anche le difficoltà che avremmo potuto incontrare, ma non sono state nè saranno queste a fermarci.
Non è certo il dover rifare una scritta che ci spaventa!
“Le strade sicure le fanno le donne che le attraversano” tornerà più bella e più grande di prima!