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“Sensibile-invisibile”, mercoledì 20 ottobre assemblea aperta

Il 23 ottobre in tutta Italia avrà luogo la prima Giornata di mobilitazione nazionale per il riconoscimento di vulvodinia, endometriosi, fibromialgia, neuropatia del pudendo e dolore pelvico cronico promossa dal movimento transfemminista Non Una di Meno.

Vulvodinia, neuropatia del pudendo, fibromialgia, endometriosi e dolore pelvico sono malattie che colpiscono le donne e le persone assegnate femmina alla nascita (AFAB). Nonostante la loro diffusione, sono accomunate da un estremo ritardo diagnostico, in media 5 anni per la vulvodinia e la fibromialgia e 7 anni per l’endometriosi.

“Non è un caso che a non essere riconosciuto e a subire un altissimo ritardo diagnostico sia proprio il dolore che colpisce donne e persone AFAB – dicono da Non Una di Meno Alessandria – ciò deriva da una cultura che sopprime la nostra sessualità e la conoscenza del nostro corpo, che considera la ginecologia solo a scopo riproduttivo e che ancora ci accusa di problemi psicologici per ogni nostro dolore. Retaggio culturale di una tradizione medica patriarcale che ci ha definite “isteriche” e “pazze” nel corso dell’Ottocento e poi “frigide” nel Novecento, compromettendo il nostro diritto alla salute fisica e psicologica ed il nostro diritto alle cure”.

Il ritardo delle diagnosi è dovuto alla mancanza di formazione del personale medico, scarsi finanziamenti alla ricerca, e ad un sistema sanitario che costantemente sottovaluta il dolore delle donne e delle persone AFAB e che ne sminuisce i sintomi, ritenendoli troppo spesso psicosomatici. E anche quando queste malattie vengono diagnosticate, il Servizio Sanitario Nazionale non le riconosce e, per quelle riconosciute, le tutele sono scarse.

“L’assenza del Servizio Sanitario Nazionale e dello Stato ci ha rubato tempo prezioso, energie spendibili altrove, spazio mentale meglio impiegabile, e questo perché tutto ricade sulle nostre spalle – aggiungono le attiviste della Casa delle Donne – la ricerca di specialistə, i viaggi per raggiungerlə, il puzzle delle diagnosi e delle cure da mettere insieme in solitudine e autonomia perché non esiste un approccio integrato e multidisciplinare, il reperimenti dei soldi necessari a curarci o a convivere il meglio possibile con la malattia.
Nessun diritto nella storia è stato mai regalato: dobbiamo partecipare e impegnarci dal basso per prenderci quanto ci spetta, pretendendo il riconoscimento di queste patologie e la costruzione di nuove tutele per chi ne soffre, ma anche modificando le strutture culturali e socio-politiche che ancora ci opprimono, che incidono sulle nostre possibilità di autodeterminazione, che costruiscono le rigide norme alla base delle relazioni sessuali ed affettive e che ci fanno sentire erroneamente “sbagliatə”.
Vogliamo che il mondo cambi! Che in esso ci sia spazio per malattie e vulnerabilità, che sono componenti intrinseche della vita”.

Per questo Non Una di Meno Alessandria, in vista del presidio organizzato per la Giornata di sabato 23 ottobre, invita tuttə a partecipare all’assemblea aperta che si svolgerà mercoledì 20 ottobre, alle 21.00, alla Casa delle Donne di Alessandria, in Piazzetta Monserrato 1.

“Nell’esperienza di vulvodinia, fibromialgia, endometriosi, neuropatia del pudendo, dolore pelvico cronico veniamo troppo spesso colpevolizzatə, il nostro dolore invisibilizzato: il problema è medico, sociale e politico, non è affatto nella nostra testa! “Sono solo dolori mestruali”, ci dicono “Ma è possibile che tu stia sempre male?!”, “È solo una cistite”, “Sei troppo sensibile”, “È stress”, “Fra un po’ ti passa, vedrai”, “Somatizzi troppo”: per anni ci siamo sentitə ripetere da medici, familiari e amici frasi di questo tipo, che hanno contribuito a compromettere la nostra salute fisica e mentale facendoci sentire solə e incompresə.
Siamo stanchə di non essere credute, stanchə di dover girare tantissime strutture prima di incontrare personale formato ed in grado di fare una diagnosi e impostare un piano terapeutico, stanchə di non essere adeguatamente curatə.”

Per rendere visibili vulvodinia, neuropatia del pudendo, fibromialgia, endometriosi e dolore pelvico nello spazio pubblico e per prendere parola collettivamente affinchè venga garantito a pieno il diritto delle donne e delle persone AFAB alla salute e alle cure, Non Una Di Meno, su proposta di tante persone che vivono quotidianamente l’esperienza di queste malattie invalidanti, si fa promotrice della mobilitazione di sabato 23 ottobre. Ad Alessandria l’appuntamento è in piazzetta della Lega alle 16.00.

“Aspettiamo tuttə all’assemblea il 20 ottobre, alla Casa delle Donne, e al banchetto in Piazzetta della Lega, il 23 ottobre alle 16.00, per incontrarci, scambiare informazioni e, quello che ci auguriamo, iniziare un percorso che porti attenzioni e riscontro anche nel nostro territorio su queste problematiche.”

Non vogliamo più essere invisibili e per questo portiamo in piazza le nostre storie e le nostre rivendicazioni.
Il problema è medico, sociale e politico, non è affatto nella nostra testa!
Vogliamo diritti, tutele, sostegno economico e cure integrate e aggiornate.
Vogliamo il tempo di prenderci cura di noi e un sistema che si curi di noi!

Evento facebook https://www.facebook.com/events/588176432214439
Ulteriori informazioni https://casadelledonnealessandria.it/documenti/

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