Anche quest’anno le piazze e le vie di Alessandria di riempiranno delle voci e dei colori del Pride e anche quest’anno attraverseremo le strade della città con il nostro indecoroso, favoloso e irriverente carro!
Ci basta guardare gli ultimi avvenimenti, in Italia e in tutto il mondo, per capire quanto ancora nel 2023 sia necessario inondare le piazze del nostro orgoglio, far sentire la nostra potenza e la nostra voglia di autodeterminarci, decostruendo pezzo per pezzo questo sistema che ci esclude e ci opprime.
Attraverseremo il Pride perché siamo soggettività queer, donne, persone non binarie, ma soprattutto perché siamo arrabbiat@ e stanch@ di vedere che il riconoscimento delle nostre esistenze e la tutela dei nostri diritti rappresentano per i più una facciata dietro cui poter costruire una nuova e vergine branca del mercato (il famoso rainbow e pink washing), mentre le discriminazioni, il sessismo e l’omofobia che subiamo quotidianamente restano ciò che sono sempre state.
In Italia la strada per il riconoscimento delle coppie e delle famiglie non tradizionali ed eterosessuali è ancora molto lunga e costellata da ostacoli, da quelli legati ai diritti civili a quelli che riguardano la nascita di figl@, fino alle responsabilità e ai diritti genitoriali. I partiti che in questo momento governano il nostro paese non hanno mai nascosto l’intolleranza e l’omolesbobitransfobia che, al contrario, sono per molti esponenti politici motivo di orgoglio e bandiera. Il governo Meloni si schiera addirittura a favore di una delle più mostruose leggi anti-LGBTQ+, approvata recentemente dal governo Ungherese e da Orban, che vieta “condivisione e promozione dell’omosessualità” : tra gli svariati Paesi Ue schierati contro Orban in difesa dei diritti queer, l’Italia non figura.
Non ci sorprende affatto, specialmente dopo aver assistito all’orrore del Comune di Milano che da poco ha interrotto le registrazioni di figl@ di coppie LGBTQ+.
Ma mentre la politica continua ad alimentare odio, stereotipi e discriminazioni che mietono vittime a ritmi spaventosi, nuove generazioni di giovani e giovanissim@ stanno ribaltando i paradigmi dell’identità di genere come un qualcosa di fisso e immutabile, muovendosi e manifestando la propria sessualità all’interno di traiettorie fluide e libere.
Il 26 maggio saremo in piazza contro un sistema che ci sta stretto e che tenta continuamente di cancellarci, silenziarci e omologarci. Vogliamo un pride antifascista, transfemminista, a misura di tuttə, dove chiunque possa sentirsi al sicuro, dove tuttə possano urlare il loro bisogno di libertà e diritti. Da poco meno di un anno non esiste più una Casa delle Donne e ogni giorno che passa aumenta (in noi e nelle tante persone che quotidianamente ci contattano per chiederci aiuto o esprimere solidarietà) il desiderio di un luogo in cui costruire e portare avanti le nostre rivendicazioni, da cui partire per conquistare diritti, in cui essere liberə.
Non siamo più disposte a farci piccol@ e lasciare che siano la paura, il patriarcato, il capitalismo a decidere sulla nostra pelle; siamo pien@ di amore e rabbia, orgoglio e irriverenza, e vogliamo che il Pride sia un’occasione per dimostrare quanto è forte la nostra lotta, quanto è grande la nostra marea!
Attraversiamo il Pride insieme!
Qui tutto i programma https://www.facebook.com/nonunadimenoalessandria/photos/a.260834001012657/1627844464311597