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Nasce alla Casa delle Donne TFQ il Centro Antiviolenza “Marielle Franco”

Apre alla Casa delle Donne TFQ il Centro Antiviolenza “Marielle Franco”, uno spazio destinato in modo esclusivo e diretto alle donne e alle soggettività femminilizzate che subiscono violenza.
I dati relativi alla violenza sulle donne forniscono un quadro sempre più preoccupante che non accenna a migliorare. In Italia ogni 3 giorni muore una donna per mano di un uomo, nella grande maggioranza dei casi un partner o un ex partner. Il 2023 si è chiuso con 118 femminicidi e sappiamo bene quanto questi siano solo una piccola parte – per quanto tragica ed eclatante – della violenza sommersa, quotidiana e silenziosa che migliaia di donne vivono ogni giorno.

L’esplosione nell’ultima decina d’anni di movimenti femministi informali e transnazionali in molti angoli del mondo ha imposto un’attenzione rinnovata e necessaria sulla violenza maschile e sulle molteplici forme in cui questa si manifesta: da quella fisica, economica o psicologica che si da tra le mura di casa a quella istituzionale che viene replicata dalle diverse strutture di potere e di governo. A questi movimenti, associazioni e centri antiviolenza va il grande merito di aver saputo riporre il tema della violenza di genere in un’ottica non vittimistica e individualizzata, ma sapendo al contrario vedere e sottolineare la dimensione strutturale e sistemica del patriarcato.

Proprio partendo da questa prospettiva politica complessiva volta al femminismo e al transfemminismo, anche ad Alessandria nel 2017 abbiamo dato vita al movimento di Non una di Meno, che in questi anni ha creato momenti di ragionamento e confronto sui temi della violenza, spazi di conflitto e mobilitazione contro provvedimenti machisti e sessisti, ma anche luoghi di accoglienza e ascolto per donne e soggettività femminilizzate costrette a convivere con le più varie forme di violenza. In questi anni abbiamo avuto modo di osservare da vicino le dinamiche delle relazioni violente, comprenderne i meccanismi e vedere gli effetti a cascata che la sopraffazione genera in tutti gli ambiti della vita di chi la subisce.

La provincia di Alessandria conta un totale di 420 mila abitanti circa, mentre il comune conta poco più di 90 mila cittadini. Nel 2013 l’Italia si è impegnata a rispettare il rapporto di 1 centro ogni 10mila abitanti richiesto dall’Expert Meeting contro la violenza sulle donne europeo. Su tutto il territorio provinciale sono 2 i centri antiviolenza attivi, uno ad Alessandria e uno a Casale Monferrato, entrambi gestiti dal Centro Antiviolenza Me.Dea. I numeri parlano chiaro, i centri attualmente presenti non sono neanche lontanamente sufficienti e i numeri degli accessi dimostrano come le donne che subiscono violenza non accennino a diminuire, ma siano anzi in aumento le richieste di aiuto ai centri tra le giovani donne sotto i 30 anni.

Il lavoro dei centri antiviolenza è il principale antidoto per le donne che subiscono violenza e costituisce il necessario punto di partenza per contrastare la violenza sistemica di una società che troppo a lungo ha considerato – e troppo spesso continua a considerare – la subalternità femminile come qualcosa di naturale e scontato.

Sulla base di tutte queste riflessioni nell’ultimo anno abbiamo maturato il progetto e il desiderio di dare vita ad un nuovo Centro Antiviolenza in città, forti dell’esperienza costruita in questi anni e con un faro davanti ai nostri occhi: quello rappresentato dalla straordinaria esperienza politica, sociale e culturale rappresentata dalla Casa delle Donne Lucha y Siesta di Roma, che in questi mesi ci ha supportate, sostenute e stimolate ad affrontare questa nuova grande sfida.

Il Centro Antiviolenza Marielle Franco nasce con l’obiettivo di inserirsi all’interno della rete di ascolto, accoglienza e accompagnamento già presente sul territorio, fornendo un punto di vista transfemminista che parta dal riconoscimento e dalla fiducia nelle parole delle donne e delle soggettività femminilizzate che si rivolgono alle operatrici e alle professioniste. Fidarsi delle donne che condividono le loro storie di violenza e sopraffazione non significa solo credere a ciò che raccontano, ma anche e soprattutto credere nella loro capacità di trovare strade – con tempi, modalità e strategie differenti – per fuoriuscire dalle relazioni violente. In questi percorsi una centralità nuova dev’essere attribuita alla costruzione di spazi sicuri, luoghi di condivisione, occasioni di incontro e confronto che si sviluppino dal basso e al di fuori di reti formali precostruite.

In questo senso l’apertura di un Centro all’interno di un luogo delle donne vivo e attraversabile come la Casa delle Donne TFQ, costituisce un nuovo terreno di sperimentazione e riflessione. Entrare alla Casa durante un percorso di fuoriuscita dalla violenza può significare, se lo si desidera, essere accolte in un contesto più ampio e allargato che può contribuire ad aumentare il livello di fiducia in se stesse, di consapevolezza nelle proprie possibilità e nei propri desideri.

Il centro Marielle Franco accoglierà le donne e le soggettività femminilizzate con operatrici formatesi in modo collettivo e individuale in anni di interventi e accompagnamenti e all’interno di percorsi di formazione strutturati che potranno coinvolgere laddove necessario professioniste disponibili per consulenze legali, psicologiche, sindacali ecc.

Sarà attivo tutti i giorni un numero di telefono, 3513629504, a cui risponderanno le operatrici e che potrà essere utilizzato per consulenze telefoniche o per prendere appuntamento per colloqui e incontri. Comunicandolo prima, sarà possibile lasciare i propri bambini e le proprie bambine con un’attivista della Casa delle Donne in uno spazio sicuro durante i colloqui.

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