Sebbene la Casa delle donne TFQ sia chiusa per le vacanze, non possiamo non farci coinvolgere dall’atmosfera di festa e di regali di questi giorni e proviamo a immaginare quali “doni” ci abbia lasciato sulla pelle l’anno che si sta concludendo.
Il primo pensiero non può che andare alle persone che stanno dietro ai numeri dell’Osservatorio Femminicidi Lesbicidi Transcidi in Italia di Non Una Di Meno (NUDM). Nel momento in cui stiamo scrivendo queste righe, le vittime sono 110. I numeri di questo osservatorio sono diversi e spesso più alti rispetto a raccolte dati istituzionali o di altro tipo, poiché l’osservatorio di NUDM è caratterizzato da un approccio trasfemminista, che vuole considerare tutti gli episodi in cui l’uccisione di una persona avvenga per motivi riconducibili a relazioni di potere e a violenza patriarcale e di genere, comprendendo anche i suicidi che si siano verificati in tale ambito. Non possiamo che partire da questi numeri e dal significato che danno alla nostra lotta per… iniziare a spacchettare i nostri regali.
Sotto l’albero troviamo anche 1 MILIONE DI EURO!!! Ah, ma non sono per noi, non sono per i centri antiviolenza, non per l’educazione sentimentale e sessuale nelle scuole, non per i consultori, non per la contraccezione gratuita… Sono per gli antiabortisti nei consultori!!!
Che fortunate queste associazioni antiabortiste, che per il terzo anno di fila si trovano a poter attingere a un sostanzioso bando della Regione Piemonte, il Fondo Vita Nascente, che rafforza ancora di più la loro presenza presso i consultori. Il 28 settembre abbiamo gridato tutta la nostra rabbia sotto l’Ospedale Sant’Anna di Torino, dove è stato addirittura concesso uno spazio per “l’ascolto” a una associazione antiabortista. Casomai non bastasse, qualche mese prima il governo ha agevolato la presenza degli antiabortisti nei consultori, infilandoli nel Decreto PNRR.
Come regali possiamo dire che ci bastano, non scartiamo nemmeno le dichiarazioni di Roccella, Valditara, Meloni: sono pacchi ormai stantii che buttiamo direttamente nella spazzatura.
Abbiamo affrontato questo ennesima annata di patriarcato con la nostra lotta, sostenendoci, con il nostro 8 marzo, con l’inaugurazione della Rete Transfemminista del Piemonte, con l’arte di MIA, con la manifestazione per il 25 novembre e tutte le attività che hanno preso vita alla Casa delle donne TFQ, compreso il Centro Antiviolenza Marielle Franco e la scuola di italiano per donne.
Senza dimenticare l’incontro con CHEAP, con Sted, le attività della palestra A.B.A.B. con Alessia Brisone, Chiara Cei, Alice Oberti e Chiara Ferrari, il teatro tascabile con Giusy Barone e le serate comiche con Laura Formenti, Chiara Becchimanzi e Laura Pusceddu.
I pacchi del patriarcato li rispediamo al mittente, con amore e rabbia!
Ci vogliamo viv3
Ci vogliamo liber3