Apprendiamo da giornali e radio dichiarazioni deliranti da parte di Piero Castellano (capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio Comunale) riguardanti la serata di sabato 8 giugno alla Casa delle Donne.
Attorno a mezzanotte Castellano, Locci, Castelli e Barosini si sono presentati alla Casa. Locci è uscito quasi immediatamente, mentre gli altri si sono diretti verso il bar e a quel punto sono stati scortati fuori da due attiviste di Non una di Meno.
Come abbiamo scritto, dichiarato e ribadito più volte, i sostenitori di politiche omofobe, sessiste e razziste non sono e non saranno mai i benvenuti all’interno della Casa delle Donne. Si tratta di un luogo protetto che deve rimanere libero dall’odio e dalla discriminazione propagandata dalle persone sopracitate e dai partiti di cui fanno parte. Chi ha sostenuto e promosso il Congresso Mondiale delle Famiglie di Verona, così come la mozione antiabortista Locci-Trifoglio, è per definizione nemico di chi invece, come noi, si batte ogni giorno contro la violenza di genere e l’omolesbobitransfobia.
Troviamo infine ridicolo che gli esponenti della maggioranza di un Comune sull’orlo del tracollo non abbiano di meglio da fare che lamentarsi di non poter “bere liberamente un cocktail in un locale occupato abusivamente”.
Chi quasi giornalmente invoca lo sgombero dell’ex Asilo Monserrato definendoci “abusive” si lamenta di non poter bere un cocktail proprio in quegli spazi. Un comportamento che la dice lunga su quanto la presenza Castellano e gli altri fosse solo una provocazione, il tentativo di rovinare una giornata bellissima in cui centinaia di persone hanno attraversato la Casa.
Di provocazione si è trattato anche quando due esponenti locali della Lega si sono presentati alla lettura di fiabe per bambine/i lo scorso maggio, ai quali abbiamo ugualmente impedito di entrare.
Ci pare chiaro che la nostra presenza in città sia sgradita a chi promuove politiche di odio e discriminazione, a chi vorrebbe il perdurare di un clima culturale in cui sessismo e omolesbobitransfobia prosperano.
Le provocazioni non fermeranno in alcun modo le attività della Casa, anzi, cogliamo l’occasione per invitare tutte e tutti a vedere con noi la prossima partita della nazionale femminile di calcio, venerdì 14 giugno alle 18.
Con orgoglio ripetiamo e affermiamo: se sei sessista, omofoba/o, razzista non sei benvenuta/o alla Casa delle Donne!