Della Casa delle Donne di Alessandria abbiamo già gettato le basi. Poggiano sulle solide fondamenta costruite dalle 500 persone che l’8 marzo hanno sfilato per le vie della città e concluso il loro percorso sotto le finestre di Palazzo Rosso per chiedere all’amministrazione comunale di diventare attrice della lotta contro la violenza di genere che le cittadine e i cittadini stanno portando avanti con determinazione.
Su quelle fondamenta, oltre 2000 donne e uomini del territorio hanno già posato i loro mattoni firmando a sostegno del progetto che vuole vedere nascere la Casa delle Donne in uno spazio pubblico.
Aprire una Casa delle Donne in città significa poter disporre di un luogo fisico in cui dare forma alle idee e alle proposte che molte donne hanno già messo a disposizione del progetto, condividendo saperi e offrendo tempo ed energia. Significa trasformare in realtà lo sportello lavoro per l’ascolto e la consulenza in merito alle forme di violenza di genere che si manifestano nel mondo del lavoro; lo sportello “Obiezione Respinta” per l’assistenza sulle questioni legate alla salute sessuale e riproduttiva. Significa poter attraversare un luogo di orientamento e accompagnamento ai servizi del territorio, di formazione, sensibilizzazione e solidarietà. Significa dare una Casa all’archivio storico sul movimento femminista alessandrino, donato dalla storica e attivista Maria Teresa Gavazza, al progetto di educazione sessuale e all’affettività rivolto alle scuole, alle donne e alle soggettività che cercano risposte concrete per contrastare la violenza di genere nei diversi ambiti delle loro vite.
Sabato 21 Aprile vogliamo proseguire la condivisione del progetto della Casa delle Donne con la cittadinanza e aggiornare sul confronto apertosi lunedì 9 Aprile con l’assessore comunale Piervittorio Ciccaglioni.
Invitiamo tutte e tutti a partecipare all’assemblea pubblica che si terrà alle 17.30 nei locali dell’Ex Taglieria del Pelo (Via Wagner 38).